Educazione base: cominciamo a capirci
PRIMO SUCCESSO: “HO CAPITO! CI SONO RIUSCITO!”
L’esercizio del seduto, ad esempio, di fatto è un problema per il cane che ancora non sa cosa gli stiamo chiedendo… Immagina ti dessero informazioni in una lingua completamente sconosciuta! Capire il messaggio sarebbe un’impresa difficile, no?
I cani fanno enormi sforzi di comprensione vivendo accanto a noi e, bisogna dirlo, riescono a capirci anche quando ci spieghiamo malissimo con loro. Il nostro compito è quello di rendere l’apprendimento facile e divertente, non solo perché impari un certo esercizio, ma per cominciare a creare un linguaggio condiviso, chiaro e comprensibile per entrambi. Un esercizio di educazione di base, ben impostato, è un modo semplice per creare un linguaggio, un insieme di regole condivise che dia significato e valore ai messaggi che diamo (es. seduto, esatto, riproviamo, continua così,…), e che riceviamo (es. non ho capito, evviva ce l’ho fatta, ho bisogno di una pausa, guarda qui cosa so fare…).
Un primo metodo molto forte e immediato per creare un linguaggio condiviso è quello di cercare di arrivare insieme ad un obiettivo, attraverso due sforzi: il nostro, lo sforzo di spiegarci correttamente, e quello del cane, lo sforzo di capirci.
Per cominciare, l’obiettivo può essere arrivare a prendere un bocconcino al verificarsi di una certa condizione (esempio: cane seduto).
Se vuoi sapere di più dai un’occhiata al mio articolo perché e come usare il bocconcino.

Educazione Base | La cosa più importante: dire bravo al momento giusto
Nel momento in cui il cane riesce ad eseguire l’esercizio, sei tu che devi far notare al cane che quella lì era proprio la cosa che doveva fare.
Hai presente il gioco fuochino, fuocherello, acqua, acquazzone, …? Ecco, allo stesso modo di quel gioco per bambini, il tuo compito è quello di guidare il cane verso l’obiettivo e di comunicargli quando lo raggiunge! Altrimenti il gioco non è divertente.
Non dimenticare quindi di dirgli “bravo” e di premiarlo un attimo dopo con qualcosa di speciale! Solo così sarà in grado di riconoscere lui stesso quello che ha fatto, come lo ha fatto, e sarà in grado di replicarlo più facilmente le prossime volte. Non stai solo dispensando bocconcini…stai dando al cane l’occasione di imparare il linguaggio che userai con lui in futuro. Più avanti, al cane basterà udire “bravo” per accorgersi di aver fatto qualcosa di molto importante in quel momento, e sarà contento di avere il nostro consenso sociale.
Per noi dev’essere una grande vittoria! Sii felice di aver raggiunto l’obiettivo insieme a lui! Non dare mai per scontati i piccoli passi, e trasmetti al cane l’importanza di quello che ha fatto seguendo le tue indicazioni. Le emozioni giocano un ruolo cruciale nell’apprendimento. All’inizio può averlo fatto solo per un bocconcino…ma poi deve sentire di aver scoperto il segreto per il successo!
“Cavolo! Ci sono riuscito! Allora quando fai così…basta che mi siedo! Che forza! ”Anche per i cani è un’emozione bellissima quella di essere riusciti ad ottenere qualcosa con impegno. Si sentono capaci, si sentono fighi, passami il termine. Diamogli tante opportunità di sentirsi così nella sua vita, ha un forte impatto sulla sua autostima!
E il successo più grande non è un bocconcino…il successo è di più, è un evento che scatena un’emozione inconfondibile, condivisa insieme a te… Come tra compagni di squadra quando si vince, o come quando il nostro amico mette l’ultimo tassello di un puzzle! Di questo continueremo a parlare…
Rendere facile e piacevole l'apprendimento
Intanto mettiamoci alla prova. Dobbiamo far sì che il cane riesca a vincere il suo premio, concludendo gli esercizi in maniera positiva, quindi:
– non lo metteremo mai di fronte ad esercizi troppo difficili per lui e se necessario lo aiuteremo affinché riesca a concluderli bene.
– all’inizio ci esercitiamo preferibilmente in un ambiente senza distrazioni, dove il cane si senta a suo agio.
– facciamo sessioni di addestramento brevi, ma ben riuscite.
– procediamo sempre moolto gradualmente. Se intendiamo aumentare le difficoltà di quell’esercizio lo faremo rispettando i suoi tempi.
– non siamo spettatori, non guardiamo passivamente il cane che prova e riprova a fare l’esercizio… Lo aiutiamo. Attenzione: questo punto è valido o meno a seconda della tecnica che l’addestratore avrà scelto di utilizzare…Nel caso di alcuni esercizi o di alcune tecniche come quella dello shaping, il tuo compito come guida cambia notevolmente). In ogni caso, affidandoti all’addestratore dalle prime volte imparerai se, come e quando intervenire.
– suddividiamo gli esercizi in piccoli step.
– ci assicuriamo che il cane riconosca “la parola magica” che annuncia l’arrivo del premio (di solito si usa “bravo” o un clicker) e la usiamo al momento giusto. Senza di questa per il cane sarebbe molto più difficile capire qual è “la risposta esatta” che ha dato per guadagnarsi il premio.
– non ci allarmiamo se il cane non riesce a fare quello che vorremmo. Da bravi insegnanti, cerchiamo di essere più chiari, seguendo le dritte e l’esempio dell’addestratore.